Nel 2023, in Italia, si muore ancora per l'amianto
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Nel 2023, in Italia, si muore ancora per l’amianto

rimozione amianto

Il 28 aprile è la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro e delle vittime di amianto. Ma i decessi sono ancora alti.

I dati sono inconfutabili: nel 2022, in Italia, ci sono state almeno 7.000 vittime legate all’amianto. Molte persone accusano i sintomi addirittura dopo anni, se non decenni, dall’esposizione. Il Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, l’Avv. Ezio Bonanni, parla di una “vera e propria emergenza” a livello nazionale.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

4.000 casi di tumore al polmone asbesto correlati con un indice di mortalità dell’88%, e quindi un numero di decessi che sfiora i 3.550, e con le ulteriori patologie correlate si giunge a 7.000 decessi.

Appello al governo: un tavolo per risolvere la questione amianto

L’Osservatorio Nazionale Amianto chiede al governo un tavolo interministeriale per affrontare, in maniera decisa, il problema dell’amianto. Problema che, ancora oggi, trascina con sé troppe morti tra chi è stato esposto direttamente e chi indirettamente, a contatto con persone e oggetti contaminati.

Bonanni sottolinea come l’amianto porta sofferenze atroci nella vita dei malati e dei loro familiari. Nonostante questo, i soggetti coinvolti “non riescono neanche a veder riconosciuti i propri diritti. Servono, infatti, lunghissimi procedimenti giudiziari per ottenere i benefici amianto e i risarcimenti“.

Tettoia in amianto

Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro e delle vittime dell’amianto: vittime anche dopo 30 anni

La Legge n. 257 ha messo al bando in Italia ogni prodotto e materiale contenente amianto dal 1992. Ne sono state vietate estrazione, importazione e commercializzazione: ma dopo 30 anni il numero di vittime per amianto è ancora alto.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che, nel mondo, le morti di amianto arrivino oltre le 100mila all’anno. Inoltre, si stima che la metà delle morti per cancro professionale, contratto sul luogo di lavoro, nel mondo sia causata dall’amianto.
Ancora oggi si lavorano oltre 2 milioni di tonnellate di amianto in molti paesi come Russia, Cina e Brasile. Nonostante la legge, in Italia l’amianto non è sparito: basta pensare alle tettoie in eternit ancora molto diffuse lungo tutto il Paese.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 28 Aprile 2023 15:07

Ponte del primo maggio: partenze per milioni di italiani

nl pixel